RICORDO DI FANS

MEZZ’ ORA IN ASTORINA                                                                               Milano, 30 luglio 2009

 

E’ da un po’ di settimane che con l’ amico Folco abbiamo deciso di andare a fare una visitina alla sede dell’Astorina, dove prendono vita le storie del nostro eroe. Non è la prima volta che ci vado ma solo al pensiero scatta l’ emozione. Sono molto razionale: molta ragione, poco sentimento, è qui che mi accorgo, ancora una volta, come è grande questa passione…

Comincio a prepararmi già da qualche giorno, la sera prima quasi non dormo, mi scrivo anche le cose da chiedere, le curiosità da soddisfare, se ci sono novità.

Poi arriva il gran giorno, l’ appuntamento col mio amico è per le 11 e 30, non voglio far tardi, si sa il traffico di Milano, anche se la città ormai si sta svuotando, tra l’ altro ho anche un impegno di lavoro prima, l’ imprevisto è dietro l’ angolo…Esco di casa molto presto senza dimenticare la macchina fotografica l’ evento è da immortalare.

Tutto fila liscio, arrivo anche in anticipo all’ appuntamento, ma il mio amico ritarda (aih!! Folco…), senza problemi ne approfitto per fare una foto al fabbricato di via Boccaccio,32…

Finalmente ci siamo, l’ emozione man mano aumenta, Folco arriva, suoniamo alla porta, prima sorpresa: ci apre il direttore che ci invita cordialmente ad accomodarci, si parla del più e del meno.

Sono frenetico, vorrei fare 2-3 domande alla volta, a volte non faccio finire di rispondere e faccio un’ altra domanda(…scusa Mario…), curiosità, aneddoti, novità, mentre parlo mi guardo intorno e affascinato vedo quello che mi circonda: gadget, albi, riviste, poster, sagome e penso che se avessi il penthotal, narcotizzerei tutti e mi farei dire dove sono gli oggetti più preziosi per portarmeli via…mi accontento di qualche foto.

Una piccola pausa per fare un giro per gli uffici, Raffaela davanti al suo PC sta lavorando a un nuovo albo della serie “I classici” in uscita a fine anno, con pazienza risponde alle mie domande, passo alla stanza accanto, metto alla prova anche la pazienza di Alessandra ma sempre sorridente soddisfa tutte le mie curiosità, poi chiedo degli arretrati che prontamente mi vengono portati.

Si ritorna a parlare con Mario, ma aimeh! Il tempo passa inesorabile e bisogna salutarci ma un’ ultima piacevolissima sorpresa ci attende, un omaggio davvero unico da parte del padrone di casa per gli ospiti, con tanto di autografo immortalato subito da una foto, davvero una cosa che conserverò gelosamente…

Salutiamo tutti e andiamo via con la speranza di ritornare presto e con la convinzione che è stato meglio non avere il pentotal, non avremmo ricevuto niente in regalo.

Pasquale Vaglica