INTERVISTA A GIORGIO MONTORIO

 

Cinquant’anni di carriera, iniziata nel 1964 con l’editore Gino Sansoni disegnando Alboromanzo Vamp e alcune storie della rivista Horror e creatore grafico della serie Teddy Bob e Zakimort. Nel 1975 crea la serie Amazzoni per l’editore Nerbini e comincia la carriera di inchiostratore di Diabolik fino al 1981. Ritorna a inchiostrare Diabolik nel 1986 fino al 1991, anche se in modo saltuario. Nel 1997 ritorna all’Astorina fino ad oggi e diventa l’inchiostratore di riferimento. Sono ancora in corso i festeggiamenti per i 50 anni di carriera e i riconoscimenti sono arrivati da tutto il mondo “fumettaro” e non. Abbondantemente superato i 100 Diabolik disegnati, lo abbiamo imparato a conoscere partecipando a manifestazioni, mostre, fiere e pranzi. Sempre disponibile per un autografo o uno sketch, tra una pietanza e l’altra, tra una chiacchiera e l’altra. Di Giorgio Montorio sappiamo tutto, proviamo lo stesso a fargli qualche domanda sperando di “scovare” qualcosa di inedito.

 

  1. D. Giorgio, 50 anni di carriera e non sentirli. Oppure si sentono?

    G.M.  Si sentono...più nel fisico che nello spirito!

  2. Ci racconti come hai conosciuto le Giussani?

    G.M. Semplicemente lavorando per il marito di Angela, Gino Sansoni!

  3. Prima di cominciare ad inchiostrare Diabolik, lo conoscevi, lo leggevi?

    G.M. lo conoscevo, ma ho iniziato a leggerlo qualche anno dopo la sua uscita!

  4. Disegnare Diabolik negli anni ’70, cosa significava? Era un fumetto ambito? O si aspirava ad altri personaggi?

    G.M. La critica lo ha sempre snobbato, ma per me è stato importante arrivare a Diabolik!

  5. Il tuo primo Diabolik è stato “Tre porte sbarrate” A. XV N° 2 uscito a gennaio del 1976, come ti sei trovato a lavorare insieme a Flavio Bozzoli? Qual è il disegnatore con cui ti sei trovato meglio?

    G.M. Con Bozzoli benissimo, ma il top è stato con Sergio Zaniboni. Ancora oggi mi ritengo " Zaniboniano "!

  6. Per “Cronaca di Topolinia” hai disegnato “Colpo al castello Rivoli”,  per molti, uno degli albi extraserie più riusciti a livello di disegno insieme a  “Uno stradivari per Eva”.  Secondo te il successo è dovuto al fatto che sono solo le matite? O c’è altro? Come ti sei trovato a lavorare con Luca Taormina e Daniela Zaccagnino? Disegneresti il seguito…

    G.M. Disegnando con quel modo di " trattare la matita ", ho reso i mezzi toni e creato più profondità con un segno più morbido. Con Luca e Daniela mi sono trovato bene. Certo che realizzerei volentieri qualche altro episodio, ma nessuno me lo propone perchè il mio prezzo, a sentire gli interessati, è proibitivo!

  7. A me ha fatto grande piacere e onore averti avuto all’inaugurazione del mio “Rifugio diaboliko”, per me giornata indimenticabile per tanti motivi. Ti ricordi il tuo primo pensiero quando hai tagliato il nastro? Tipo: “Questo è matto o malato?” e cosa ne pensi dei collezionisti di Diabolik in generale.

    G.M. Niente "matto o malato", è stata una giornata memorabile. I collezionisti che ho conosciuto ai vari pranzi del Diabolik Club erano e sono fantastici fino al punto che, con il tempo, si è istaurato un rapporto di simpatia-amicizia. Certo che un po' matti lo sono!

  8. “Una matita destinata al fumetto” è il libro da poco uscito in omaggio alla tua carriera, che consiglio a tutti i fan di Diabolik e non. Quasi 140 pagine che raccontano la tua vita e le tue opere. Un’opera, anche questa, che ha richiesto tanto tempo e lavoro, che solo grandi appassionati come Lorenzo altariva, Alessandro e Paolo Forni potevano fare. Come ti sei trovato a lavorare con loro?  E se hai qualche curiosità inedita, a riguardo, per i lettori di Cronaca…

    G.M. Hanno fatto un lavoraccio per realizzare il libro che non posso fare altro che ringraziarli calorosamente. Nel libro" Una matita destinata al fumetto " sono descritte tutte le curiosità che la mia memoria ricorda!

  9. Da Diabolik a DK, cosa ne pensi del nuovo personaggio?

    G.M. Non è Diabolik, è un'altra cosa!

  10. Oltre a Eva, cosa ruberesti a Diabolik? E a Ginko?

    G.M. Potrei dire mille cose, ma in realtà a Diabolik ruberei solo Eva, e a Ginko solo Altea!

  11. Hai appena iniziato “I secondi 50 anni di carriera”, cosa vorresti fare da grande? J

    G.M. A parte Diabolik inedito, tavole a matita, magari come protagoniste Eva e Altea alleate assieme, viaggiatrici nel tempo, ad aiutare il popolo delle mie Amazzoni a lottare contro il popolo delle malefiche Guerriere. ( ho nel cassetto un'idea di storia è una novità grafica, sempre però a matita )!

    Grazie e se c’è qualcosa che vuoi aggiungere fai pure, della serie “Fatti una domanda e datti una risposta”..

    G.M. A otto anni, leggendo Topolino, mi sono detto:- questo dovrà essere il mio mestiere...disegnare fumetti, SOLO fumetti. Tra alti e bassi ci sono riuscito. Adesso non SOLO fumetti, mi tenta molto di realizzare, con una nuova tecnica, copertine per libri, ( qualcuna l'ho già realizzata ) ma non so sarà nel mio destino!

    Ancora grazie Giorgio, che come sempre hai dimostrato grande professionalità, simpatia e disponibilità e aldilà del destino, l’augurio è di realizzare i tuoi desideri..

                   Pasquale Vaglica