DUE CHIACCHIERE CON…LE DIABOLIKE

 



 

Il Grande Diabolik primaverile presenta tre storie inedite di cui una segna il debutto di due disegnatrici: Giulia Francesca Massaglia e Stefania Caretta. Dopo 56 anni Diabolik viene disegnato da due donne.

 

Dopo essere state sperimentate sulla storia breve dello speciale, Giulia e Stefania sono poi state inserite nello staff della serie regolare. Il loro primo inedito mensile è previsto per questa estate. In 56 anni di pubblicazioni, solo il numero 2 di Diabolik del febbraio 1963, recava la firma di una donna (Kalissa), Giulia e Stefania saranno le prime disegnatrici di un albo della serie regolare, da allora. 

 

Ci eravamo già conosciuti alla precedente edizione di CARTOOMICS quindi alla GRIGLIATA DIABOLIKA del 5 Giugno, tra una bistecca e un disegno ne abbiamo approfittato per fare una breve chiacchierata, per conoscerci meglio, che qui riportiamo sinteticamente…

 

 

 

 

 

D) Intanto come vi dividete i compiti. Chi fa le matite?

 

 

 

Stefania: Giulia si occupa delle Matite, io delle chine. Anche               precedentemente abbiamo lavorato con questa formula, oramai siamo una coppia affiatata.

 

Giulia: Io sono la matitista, gestisco la fase del lavoro che va dallo storyboard alla matita definitiva. La mia collega Stefania si occupa della fase finale con l’inchiostrazione. Ma durante la creazione delle tavole ci controlliamo a vicenda confrontandoci col lavoro alla mano per sistemare eventuali errori.

 

 

 

D) Da quanto tempo lavorate in coppia, cosa disegnavate prima di Diabolik?

 

 

 

Stefania: Iniziammo a lavorare insieme nello stesso studio di disegnatori circa 6 anni fa e abbiamo lavorato su Dylan Dog, sia per la serie regolare che per l’Old Boy. La formula era sempre la stessa, lei matitista e io inchiostratrice. Poi a un certo punto abbiamo sentito l’esigenza di metterci a lavorare per conto nostro e così è stato, abbiamo creato un portfolio di coppia, con i lavori fatti insieme, quelli di Giulia e quelli miei, e nel 2018 siamo andate a Cartoomics con il nostro lavoro sottobraccio e via.

 

Giulia: Lavoriamo in coppia da circa sei anni ormai. Io ho iniziato come illustratrice per la casa editrice de Lo Scarabeo realizzando tarocchi da collezione (ormai è in uscita il quarto mazzo) ma volevo disegnare fumetti quindi entrai in uno studio di disegnatori nella mia città dove lavorava anche Stefania. Lì ho realizzato come matitista sette storie per Dylan Dog, edito da Sergio Bonelli Editore, più una graphic novel sulla prima guerra mondiale. Dopo essere uscita dallo studio nel 2018 ho realizzato con Stefania alcune tavole dell’albo “Il Mistero del Lago” uscito sulla collana Le Storie della Bonelli e per Astorina le avventure di Diabolik che presto leggerete.

 

 

 

D) A chi è venuta l’idea di lavorare per l’Astorina?

 

 

 

Stefania: L’idea di lavorare in Astorina è nata un po' per caso, non ce lo aspettavamo proprio. Non abbiamo neanche mai pensato di avere uno stile che si adattasse a Diabolik, tant’è vero che a Cartoomics, avevamo preparato un portfolio generico con una parte dedicata a Dylan Dog. In Bonelli però non è andata come speravamo, così tornando sui nostri passi ci siamo imbattute nello Stand Astorina, ci siamo guardate e ci siamo dette: Perché no?  In Astorina non conoscevamo proprio nessuno e ci siamo affidate a due ragazze gentili che gestivano lo Stand, lasciando loro il nostro portfolio, ci risposero che avrebbero fatto vedere il materiale a chi di dovere e così è stato. Dopo un paio di settimane siamo state contattate, e siamo partite alla volta di Milano. La cosa è stata completamente inaspettata, chi si poteva mai immaginare che il portfolio dedicato a Dylan Dog, sarebbe servito per entrare a far parte della famiglia del Re del Terrore?

 

Giulia: Abbiamo realizzato un portfolio di coppia proponendoci già come matitista e inchiostratrice ma inizialmente eravamo aperte a valutre diversi editori. Era tutt’altro che scontato che l’Astorina ci tenesse in considerazione quindi preparammo un portfolio molto vario contenente le nostre tavole di Dylan Dog più altri nostri lavori individuali. Ma il fato ha voluto che una settimana dopo aver lasciato il nostro materiale arrivasse la mail che ci chiedeva di fare delle tavole di prova per Diabolik.

 

Avevamo pensato entrambe di proporci per lo stile pulito e classico della serie che sentivamo affine al nostro gusto.

 

 

 

D) Adesso disegnate anche per altre testate? e quali differenze ci trovate con Diabolik.

 

 

 

Stefania: Attualmente lavoriamo solo per Astorina e su Diabolik, a parte qualche piccolo lavoro individuale, ma posso dirti la differenza tra il lavoro di prima e adesso. Quando lavoravamo nello studio, non abbiamo mai avuto un contatto diretto con la redazione. Oggi invece con Astorina c’è un grande lavoro di squadra e non solo tra me e Giulia, ma anche con tutto lo staff Astorina, a partire dal direttore Mario Gomboli, Andrea Pasini e tutti gli altri. Poi c’è una grossa differenza dal punto di vista delle storie di per se, a partire dalla griglia su cui lavoriamo a tre vignette, al posto della classica a 6 della Sergio Bonelli Editore e la differenza della dimensione delle tavole, che ci vengono fornite dalla casa editrice. Sono molto più piccole, inizialmente almeno per quanto mi riguarda ci ho messo un po' ad adattarmi, sia per la ricerca degli strumenti, sia per la cura e l’attenzione. Più lavori in piccolo più l’inchiostrazione va fatta con la giusta cura.

 

Giulia: Lavoriamo anche su altri progetti minori ma attualmente per quanto riguarda i fumetti solo per Astorina. Abbiamo già molto lavoro così.

 

Per ora la differenza più evidente è il clima familiare che si crea intorno a Diabolik. La redazione, i lettori e i disegnatori sono davvero molto uniti intorno ad un mito assoluto del fumetto italiano come questo.

 

 

 

D) Alcuni disegnatori di Diabolik trovano qualche difficoltà a disegnare Altea. Per voi qual è il personaggio della saga di Diabolik che vi crea maggior problemi a disegnarlo?

 

 

 

Stefania: Altea per ora non ci è ancora capitata ed essendo Giulia a realizzare tutte le matite, questo problema della difficoltà nella caratterizzazione dei personaggilo ha sentito maggiormente lei all’inizio. Dal canto mio posso dirti che la difficoltà inizialmente, anche nel ripasso si ha nella realizzazione di Eva, basta una virgola fuori posto nell’inchiostrazione e perde subito identità.

 

Giulia: Avendo iniziato a lavorare su Diabolik da un anno non ho potuto cimentarmi con molti personaggi quindi non posso rispondere in modo assoluto alla domanda. Diciamo che Diabolik è abbastanza gestibile a mio parere, Eva non è semplice invece e spesso richiede più attenzione rispetto ad altri personaggi. Ginko per ora mi piace molto da disegnare.

 

 

 

 D) C’è un disegnatore di Diabolik al quale vi ispirate?

 

 

 

Stefania: Beh, ovviamente al grande Sergio Zaniboni, che per altro è il riferimento che tutti in redazione ci hanno consigliato di seguire. Poi per l’inchiostrazione ho dei punti fissi, come Giraud/Moebious e Ralph Meyer, e Mike Mignola per la sua gestione dei neri.

 

Giulia: Penso che tutti si rifacciano a Zaniboni sia per la caratterizzazione dei personaggi sia per lo stile elegante, realistico e pulito. Sicuramente poi ci sono molti altri autori che sbircio spesso ma non dico nomi per non fare preferenze.

 

 

 

D) Diabolik è stato creato da due donne e questo aspetto è possibile riscontrarlo nei soggetti di alcune storie, specialmente dei primi anni.

 

Adesso due donne lo disegnano. Avete in mente di apportare qualche accorgimento “femminile” dal punto di vista grafico? (Non so: addolcire qualche lineamento o “arredare” qualche vignetta). O vi atterrete in tutto e per tutto alle indicazioni dei soggettisti?

 

 

 

Stefania: Per noi la parola addolcire stride un po', ti ricordo che veniamo da horror e splatter in grande quantità e io stessa ho anche lavorato come disegnatrice per Edizioni Inkiostro. Sono anche una grande appassionata di mecha design che non è propriamente un gusto femminile. Di sicuro le nostre vignette saranno ricche, dolci… non so. Ho qualche dubbio in merito. Ad ogni modo il nostro lavoro è quello di prendere la sceneggiatura e di riproporla graficamente al meglio delle nostre possibilità, soggettisti e sceneggiatori ci forniscono di tutti i riferimenti necessari per lo svolgersi delle scene, con tutte le indicazioni che servono. Al massimo si può dare ricchezza aggiungendo dei dettagli o osando qualche inquadratura e qualche prospettiva. Ma nient’altro.

 

Giulia: A dire il vero precedentemente lavoravo sull’horror quindi più che addolcire le cose le farei più cattive. Mi piace giocare con inquadrature ed espressioni forti ma in generale mi contengo perché mi rendo conto che Dylan Dog e Diabolik sono due cose differenti ed è giusto rispettare il più possibile la loro natura (anche grafica). Se per “arredare” le vignette intendi mettere molti dettagli negli sfondi sicuramente sia io che Stefania abbiamo una passione per il fumetto francese, quindi ci piace riempire il più possibile gli ambienti di oggetti e particolari. Però non credo che abbia a che fare con l’essere donna ma solo col proprio gusto personale, tanto più che molti dei nostri “idoli” fumettistici a cui ci ispiriamo anche per la ricchezza di elementi sono proprio uomini.

 

 

 

 

 

D) A che punto era la vostra conoscenza del personaggio Diabolik prima e a che punto è adesso.

 

 

 

Stefania: Diabolik lo leggevo anche prima ma non assiduamente, ora come ora lavorandoci sopra poco per volta la conoscenza con il personaggio aumenta.

 

Giulia: Conoscevo Diabolik in modo sicuramente più superficiale prima. Avevo letto alcuni albi ma, complice la mancanza di tempo (per cui leggo sempre meno fumetti purtroppo), non avevo approfondito. Ora penso di saperne di più perché quando disegni un personaggio in parte diventa anche tuo ma credo che dovrò ancora “studiare” parecchio.

 

 

 

D) Cosa ne pensate dei fan di Diabolik e se trovate differenza con i fan di altri personaggi che avete disegnato. 

 

 

 

Stefania: I fan di Diabolik sono la seconda famiglia dopo Astorina… senza nulla togliere ai fan di Dylan, meravigliosi anche loro, nonostante siamo nuove e appena arrivate nel mondo di Diabolik ci hanno comunque accolto calorosamente

 

Giulia: Il mondo del fumetto è popolato di strane creature sia per quanto riguarda i disegnatori sia per i fan. In generale però salta all’occhio l’atmosfera rilassata e familiare che si respira intorno al mondo di Diabolik. Ovviamente a noi questo piace molto.

 

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D) Dopo una giornata come questa della GRIGLIATA DIABOLIKA, cambia, se cambia, in meglio o in peggio il parere sui fan di Diabolik? Insomma parteciperete ad un altro evento Diaboliko come questo? Le vostre considerazioni del mix tra l’aspetto culinario-fumettistico-sociale.

 

 

 

Stefania: Il parere cambia assolutamente in meglio, siamo state bene e ci siamo divertite, addirittura si sono preoccupati per le mie intolleranze alimentari, più di così cosa posso dire? Spero proprio di poter partecipare di nuovo in futuro a un evento così. Per quanto riguarda l’aspetto sociale sembrava una grigliata tra amici di vecchia data, persone speciali disponibili e interessate al nostro lavoro, come se fossimo davvero di famiglia. Si è anche avuto l’opportunità di fare qualcosa di buono, raccogliendo fondi per la Cooperativa Sociale “YABBOQ” con le tavole dei vari autori presenti messe all’asta, quindi come si suol dire si è unito l’utile al dilettevole ed è una bella iniziativa che merita il giusto risalto. E’ stata inoltre un’ occasione per incontrare i colleghi fuori dalle fiere di fumetto, sempre molto caotiche, in un’atmosfera più rilassata e meno formale. Riprendendo il discorso dell’aspetto culinario, essendo celiaca mi avevano preparato una torta alle fragole senza glutine spettacolare. Starei ancora aspettando la ricetta di quella torta…

 

Giulia: Sicuramente parteciperemo ancora a questi eventi, ci piace molto stare in contatto con i fan e per noi è anche una scusa per evadere dal lavoro, anche se alla grigliata abbiamo disegnato parecchio. Ecco, magari alla prossima faremo qualche disegno in meno, in fondo chi vuole un nostro sketch ci trova spesso nelle fiere e non è difficile intercettarci attraverso le nostre pagine social de Le Diabolike.

 

Quindi la prossima volta più svago!

 

 

 

Carine, brave, simpatiche e anche disponibili. Lo staff si arricchisce, la redazione non poteva scegliere di meglio. Davvero DIABOLIKE.

 

 

 

Per Stefania: La torta alle fragole senza glutine è stata fatta da persona a me “molto vicina” quindi mi impegno personalmente a farti avere la ricetta.

 

Per Giulia: L’idea della grigliata è proprio quella di passare una giornata in relax tra amici e non far lavorare i disegnatori, limitandoli solo a qualche autografo. Mi impegno personalmente per indirizzare gli organizzatori in questa direzione…

 

 

 

 

 

Pasquale Vaglica